Demolita completamente la chiesa vecchia, il 20 giugno 1627 si pose la prima pietra, per opera del Vescovo Pier Francesco Costa, della nuova che venne terminata nel 1634.
Questa costruzione, a croce latina, ha un’unica navata, un ampio presbiterio a coro: l’interno è chiaro e arioso ma nel complesso severo e senza eccessi.
La famiglia Costa, cui apparteneva il Feudo di Garlenda, tramite la committenza di Ottavio, grande mecenate e cultore d’arte presente nell’ambiente artistico romano, dona alla chiesa oltre alla pala d’altare dedicata alla Natività della Vergine, anche il quadro raffigurante il martirio di Sant’Erasmo.
La comunità non è da meno: non si rivolge ad anonimi artisti locali ma predilige il più ampio e moderno centro di produzione genovese, così i Simone, i Gallea e i Cappato concorrono alla decorazione della chiesa con opere di grande rilievo.
Altre opere di eccellente fattura sono la statua della Madonna del Rosario, della scuola di A.M. Meragliano e un Cristo Crocefisso, scultura in legno risalente al XV secolo.
La chiesa di Garlenda rappresenta un perfetto connubio tra la grande committenza romana di Ottavio Costa, l’importante produzione di opere realizzate dal centro genovese e la più modesta e dimessa realizzazione locale.
Festività: 8 Settembre (Festa Patronale)

 

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